Della triade gotica dei Cure, "Seventeen Seconds" è sicuramente il mio album preferito, a dispetto della sua fragilità in confronto al monumento dark "Faith" e all'estremista "Pornography". Meno acerbo dell'esordio "Three Imaginary Boys", questo disco mantiene tuttavia intatto quell'approccio disinteressato verso il mondo della discografia che è caratteristica dei gruppi alle loro prime esperienze e che quasi sempre realizzano in questa fase i loro migliori lavori. I Cure del 1980 sono concentrati sui loro strumenti e non su altro, non sul look: li possiamo "ammirare" nei video dell'epoca vestiti con abiti da pochi soldi e con i capelli tagliati male, ma veramente male (nulla a che fare con la famosa criniera leonina che qualche anno dopo renderà celebre il leader Robert Smith). Non c'è più il bassista Michael Dempsey, sostituito da Simon Gallup, che proprio in questo disco esordirà con un suono e una tecnica che influenzerà tutta le new wave del decennio (basti pensare al giro strafamoso di "A Forest"). Entrano anche le tastiere nel sound "curesque", grazie a Mathieu Hartley, che però ha precisi ordini da parte di Smith: non suonare mai più di una nota alla volta.
Ho accolto con estremo piacere la notizia che la Fiction ha deciso di ristampare questo album, rimasterizzato ed arrichito di un secondo cd stracolmo di inediti. C'è il singolo "I'm A Cult Hero", un curioso scherzo di Smith e soci insieme all'amico postino Frank Bell... uno scherzo che però ha portato i nostri ai primi posti della classifica indie canadese. Poi ci sono delle demo-versions e molti brani live, frutto dell'intenso tour che seguì l'uscita di "Seventeen Seconds". Alcuni di essi erano sulla cassetta "Curiosity", oramai introvabile. Insomma, una chicca per gli amanti dei Cure, che, come me, dopo essersi comperati l'album in vinile a suo tempo, convertitisi al cd qualche anno dopo, hanno ricomprato questo disco, nella nuova veste di doppio cd rimasterizzato e pieno di bonus, senza troppi rimpianti.
Tracklist disco 1
1.: Reflection
2.: Play For Today
3.: Secrets
4.: In Your House
5.: Three
6.: Final Sound
7.: Forest
8.: M
9.: At Night
10.: Seventeen Seconds
Tracklist disco 2
1.: I'm A Cult Hero - Cult Hero
2.: I Dig You - Cult Hero
3.: Another Journey By Train (group home instrumental demo 1980)
4.: Secrets (group home instrumental demo 1980)
5.: Seventeen Seconds (live in Amsterdam 1980)
6.: In Your House (live in Amsterdam 1980)
7.: Three (alternative studio mix 1980)
8.: I Dig You (live at The Marquee 1980) - Cult Hero
9.: I'm A Cult Hero (live at The Marquee 1980) - Cult Hero
10.: M (live in Arnhem 1980)
11.: Final Sound (live in France 1980)
12.: Reflection (live in France 1980)
13.: Plan For Today (live in France 1980)
14.: At Night (live in France 1980)
15.: Forest (live in France 1980)
formazione:
Robert Smith: voce/chitarra
Simon Gallup: basso
Lol Tolhurst: batteria
Matthieu Hartley: tastiere
16 commenti:
mitici
complimenti!
Splendida...la pagina musicale.... , ...mandi mandi ...Loris...
...a volte bastano molto meno di 17 secondi per cambiare l'esistenza....purtroppo....Ciao e buona giornata.
ottima
grandi!
A me non piacciono più di tanto
Ciao...un passaggio per un piccolo saluto friulano...mandi mandi ...Loris...
è da una vita che non li ascolto! quasi quasi...
Non è assolutamente il mio genre musicale preferito...
Li ho ascoltati per anni erano il gruppo musicale preferito del mio ex....mi sono usciti dalle orecchie, pero' mi ha fatto piacere leggere il tuo post su di loro ben fatto ciao
ma che fine hai fatto??
Torna a trovarci... per un salutino, ciao da Maria
Ciao e buon fine settimana da Maria
I Cure sono stati la colonna sonora dei miei vent'anni... leggendo il tuo post mi sono venuti i brividi. Ricordo l'emozione di quando ho comprato seventeen seconds......
Complimenti per il post, ma purtroppo devo correggerti sul punto che riguarda le tastiere: non so dove tu abbia preso quell'informazione, o forse è una tua deduzione, ma diciamo che la tua frase "...che però ha precisi ordini da parte di Smith: non suonare mai più di una nota alla volta", mi ha fatto sorridere. La tastiera usata in quell'album era una tastiera monofonica; era quindi impossibile suonare più note contemporaneamente!.. Nessun ordine di Smith quindi ;) Ciao
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