Il volto umano dell’elettronica
Quando, sulla scia del suo primo album "Metamatic", molti artisti spingeranno sull'elettronica sfornando successi milionari (Gary Numan, Depeche Mode e Human League solo per citarne alcuni), John Foxx stupirà con questo "The Garden". Il suono gelido e claustrofobico di "Metamatic" lascia il posto ad un sound solenne e maestoso che unisce musica mitteleuropea, cori paleocristiani e techno pop romantico. Tornano le chitarre (Robin Simon, ex compagno d'armi negli Ultravox dell'ultimo album) e gli archi e il pianoforte si sostituiscono ai suoni ruvidi dei synth. Certo, sempre di suoni sintetici si tratta, ma mai dei sintetizzatori avevano suonato in modo così "umano". John Foxx non è più il “dandy” degli Ultravox! di “Dangerous Rhythm" e nemmeno l’asettico cantore della fredda metropoli di “Burning Car”, ma un uomo sensibile e raffinato che medita sulla bellezza dell’arte, della natura e dei sentimenti.
“Systems Of Romance”, "Europe After The Rain" e "Dancing Like A Gun" sono dei capolavori techno pop, ma un pop suonato con il cuore e lontano da mere operazioni di commercio. "The Garden" è una splendida suite di sette minuti, dove "il giardino" prende il sopravvento sulla metropoli di "Metamatic", nella visione di una vegetazione rigogliosa che invade fabbriche abbandonate (la miniaturizzazione della tecnologia fa pensare a Foxx che la natura potrà presto rimpossessarsi degli spazi rubati dall'uomo in oltre un secolo di progresso industriale). Un disco che avrebbe sicuramente meritato di più, ma sappiamo che John Foxx è un musicista che ha lavorato più per la storia della musica che per le logiche del mercato.
Quando, sulla scia del suo primo album "Metamatic", molti artisti spingeranno sull'elettronica sfornando successi milionari (Gary Numan, Depeche Mode e Human League solo per citarne alcuni), John Foxx stupirà con questo "The Garden". Il suono gelido e claustrofobico di "Metamatic" lascia il posto ad un sound solenne e maestoso che unisce musica mitteleuropea, cori paleocristiani e techno pop romantico. Tornano le chitarre (Robin Simon, ex compagno d'armi negli Ultravox dell'ultimo album) e gli archi e il pianoforte si sostituiscono ai suoni ruvidi dei synth. Certo, sempre di suoni sintetici si tratta, ma mai dei sintetizzatori avevano suonato in modo così "umano". John Foxx non è più il “dandy” degli Ultravox! di “Dangerous Rhythm" e nemmeno l’asettico cantore della fredda metropoli di “Burning Car”, ma un uomo sensibile e raffinato che medita sulla bellezza dell’arte, della natura e dei sentimenti.
“Systems Of Romance”, "Europe After The Rain" e "Dancing Like A Gun" sono dei capolavori techno pop, ma un pop suonato con il cuore e lontano da mere operazioni di commercio. "The Garden" è una splendida suite di sette minuti, dove "il giardino" prende il sopravvento sulla metropoli di "Metamatic", nella visione di una vegetazione rigogliosa che invade fabbriche abbandonate (la miniaturizzazione della tecnologia fa pensare a Foxx che la natura potrà presto rimpossessarsi degli spazi rubati dall'uomo in oltre un secolo di progresso industriale). Un disco che avrebbe sicuramente meritato di più, ma sappiamo che John Foxx è un musicista che ha lavorato più per la storia della musica che per le logiche del mercato.
Come per il precedente "Metamatic", anche questa versione rimasterizzata di "The Garden" del 2003 porta un indiscutibile beneficio alla qualità audio delle canzoni, grazie ad un'accurata opera di restaurazione digitale. Non mancano le bonus tracks, prevalentemente b-sides dei singoli del periodo. In più il misconosciuto singolo "This Jungle", un capolavoro perduto che certamente farà la gioia degli estimatori del nostro eroe.
Tracklist:
1 Europe After The Rain
2 Systems Of Romance
3 When I Was A Man And You Were A Woman
4 Dancing Like A Gun
5 Pater Noster
6 Night Suit
7 You Were There
8 Fusion/Fission
9 Walk Away
10 The Garden
Bonus tracks
11.: Long Time
12.: This Jungle
13.: Swimmer 1
14.: Swimmer 2
15.: Young Man
Formazione:
John Foxx - voce, sintetizzatori, rhythm machines
Duncan Bridgeman - basso
Robin Simon - chitarra
Philip Roberts - batteria
Gareth Jones - ingegnere del suono
Discografia:
Metamatic (1980)
The Garden (1981)
The Golden Section (1983)
In Mysterious Ways (1985)
Assembly (raccolta, 1992)
Shifting City (1995)
Cathedral Oceans (1995)
Subterranean Omnidelic Exotour (1998)
Crash And Burn (2003)
Pleasures Of Electricity (2004)
From Trash (2006)
1 Europe After The Rain
2 Systems Of Romance
3 When I Was A Man And You Were A Woman
4 Dancing Like A Gun
5 Pater Noster
6 Night Suit
7 You Were There
8 Fusion/Fission
9 Walk Away
10 The Garden
Bonus tracks
11.: Long Time
12.: This Jungle
13.: Swimmer 1
14.: Swimmer 2
15.: Young Man
Formazione:
John Foxx - voce, sintetizzatori, rhythm machines
Duncan Bridgeman - basso
Robin Simon - chitarra
Philip Roberts - batteria
Gareth Jones - ingegnere del suono
Discografia:
Metamatic (1980)
The Garden (1981)
The Golden Section (1983)
In Mysterious Ways (1985)
Assembly (raccolta, 1992)
Shifting City (1995)
Cathedral Oceans (1995)
Subterranean Omnidelic Exotour (1998)
Crash And Burn (2003)
Pleasures Of Electricity (2004)
From Trash (2006)